(segue dalla prima parte)
Allo stesso tempo, pur appartenendo alla categoria dei “supereroi con superproblemi” ideati da Stan Lee, con lo scopo di umanizzare dei personaggi altrimenti troppo perfetti e stereotipati e renderli più vicini al pubblico, la personalità di Wolverine mostra caratteristiche di particolare verosimiglianza. Ancor più complessa e ricca di sfumature, ad esempio, rispetto al già citato Uomo Ragno e ai propri radicati sensi di colpa, o al dualismo fra Bruce Banner e Hulk, chiara metafora sul controllo della rabbia e relative implicazioni.
Il nostro eroe artigliato si avvicina piuttosto alla Cosa dei Fantastici Quattro, un uomo buono, nobile e forte, imprigionato in un corpo mostruoso di pietra arancione; un corpo che spaventa la gente e di cui egli stesso si vergogna.
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